Al termine di questo non esiguo lavoro di ricerca, fatto di approfondimento, improvvisazione e sorprese più o meno eccitanti, convinto di aver esperito ogni argomentazione utile o necessaria, ero destinato a scoprire proprio in virtù delle insistenti verifiche, che avrei potuto servirmi direttamente della formula impiegata per i confronti di accuratezza quale unica autentica realizzazione.
la tempesta perfetta
Una tempesta dovuta alla mia lontananza dal terreno scolastico, fatta di tensioni protratte giorno dopo giorno, che forse traspira da queste pagine, per l'insicurezza derivante dal vortice in cui mi ero intrappolato con tanta disinvoltura, ha trasformato l'ispirazione come in uno sprazzo di bollicine che subitaneamente si ricompongono nella calma della risoluzione.
È così che definisco la formula parametrica unica, la più semplice ed efficente – che alcuni autori preannunciavano piuttosto complicata rispetto a quella delle coordinate polari – senza limiti di grado intero o frazionato, né di approssimazioni se non quelle dei calcolatori.
Insomma un'equazione piana, estremamente sintetica e subito applicabile, che sottrae alla mia mente il coraggio di chiedersi come mai non ci abbia pensato prima:
R = Φ ±P/nR = φ ±P/n
±P rappresenta un Punto, o Posizione o Processo o Plot della spirale, un numero reale, intero o frazionario, positivo o negativo, idealmente il grado, ma di una scala infinita oltre ±360°, poiché come avevo premesso è il punto forte della formula: rappresenta un angolo in gradi, della serie:
for (var P = 1; P<= SpirLen; P += 1) convertito dal calcolatore in modulo di 360 per il computo di sin() e cos(), ma con l'assoluto privilegio di mantenere la lunghezza raggiunta dal raggio per il numero di rotazioni implicate.
In questo contesto operativo non interviene il π, non fosse altro per il fatto che in nessun punto il raggio è uguale ad un altro; e se è presente in formule che definiscono la spirale aurea – tranne servire per la conversione da radianti a gradi – si tratta di utilizzo inappropriato o superfluo.
Naturalmente P, sempre positivo, applicato a Φ renderà una spirale in contrazione, in espansione al φ.
Nel primo caso tende al punto di Inizio, quel solo punto, in accordo al Modello Cosmologico Standard, nel quale l’Universo era così piccolo da restare un inimmaginabile concentrato.
Definito “Singolarità”, conteneva tutta la massa e l’energia che compongono l’Universo conosciuto, in inconcepibile densità.
Sarebbe il Big Bounce, che avrebbe preceduto l'inflazione del Big Bang, il secondo caso nella nostra vetrina, vettore di una dilatazione senza orizzonti.
Proprio come agli ‘estremi’ della spirale.
Al centro minimo del PDF (max. zoom) è visibile una porzione di spirale aggiunta in filetto sottile mediante la prima delle due partiture (Φ - i suoi numeri saranno visibili in PDF), mentre il resto è frutto dalla seconda (φ).
n rappresenta il numero di cerchi aurei che, secondo la mia notazione, una spira/rivoluzione completa deve coprire, o se vuoi attraversare, diciamo il suo ‘passo aureo’, risultante dalla forma: 360/1, 360/2, 360/3, 360/4.
Nel caso più classico praticato, partendo da un punto della spirale il cui raggio sia R = 1, ai 450° avremo il Raggio:
R = φ±450/90 = 11,090169943749474234011639053357
ai 451° avremo il Raggio: 11,149625650030747658140248563255
e così via.
Non occorre alcuna apposita costante, potendo modulare con 360°, 180°, 120°, 90° etc. qualunque passo e grado si voglia; e il risultato sarà quello che deve essere per tracciare esattamente ogni spirale aurea.
Per ottenere le coordinate cartesiane dei punti di intersezione con gli assi basta ovviamente applicare alle formule l'angolo voluto, ed il raggio corrisponderà ad x (con sin() = 1) o y (con cos() = 1).
Tali dati essenziali possono essere rilevati con il pulsante [quad#] per ogni tipo di curva. È forse questa l'alternativa? o questa, in toto? tra le più serie.
Esaminiamo nei dettagli tale distinzione di tipologie di spirale aurea, l'una più armoniosa ed espressiva dell'altra, distinzione sollevata fin dalla prima scoperta e divulgazione dei quattro cerchi delimitanti il grande triangolo (anno 2002), con diametri l'un l'altro in scala φ in espansione, o Φ in contrazione,
(cfr. anche le pagg. 9 e 13 del trattato)
i quali, concentrici, evidenziavano determinate caratteristiche dell'evoluzione aurea, in special modo nell'architettura dello Śrī Chakra yantra, già citato (e scaricabile); dunque:
la più compatta, le cui spire intersecano al grado zero ciascun successivo cerchio aureo ogni 360°, amplificandosi in lunghezza circolare in ragione φ. L'angolo di intersezioni con i cerchi aurei sullo sfondo può variare secondo il raggio e la scalatura dello sfondo, ma risponde sempre al passo.
Spirale aurea del passo di un cerchio aureo
La figura fornisce un esempio dell'incremento aureo applicato a ciascuna rotazione completa a 360°, che equivale ad espandere la circonferenza dal raggio di un cerchio concentrico a quello successivo (o precedente) stanti in proporzione aurea.
È la circonferenza~spira completa a 360° infatti che in questa modalità comporta un incremento totale φ ad ogni giro, in accordo agli stessi diametri dei cerchi aurei concentrici.
Sullo sfondo appaiono al tratteggio profili parziali dei cerchi aurei concentrici e, solo in zoom spinto da PDF, si leggono alcuni valori dei raggi alle intersezioni angolari degli assi x e y (forse lo zoom del browser non basterà), nonché la griglia dei rettangoli.
Dato che la costante di incremento adottata in questa sede per il più generale consenso si applicava direttamente al 3º tipo citato (4. alla console; φ come vedremo), per questo script è soggetta alla riduzione fissa di 4√α.
È una conformazione di spirale, come la successiva a passo doppio, agevolmente riconoscibile in certi processi fisico-chimici o biologici, sebbene non sostitutiva dell'attesa spirale aurea.
Inserto postumo 2023 - 1a prova
la spirale aurea più compatta per
l'invertebrato terrestre più lento
Alle ultime fasi di questa ricerca – intesa a dimostrare la completa indipendenza della spirale aurea da quella comunemente definita logaritmica, nonché della ratio aurea naturale dall'artificio numerico di Nepero – avrò iplementato una lavagna interattiva, dapprima per poter sperimentare i modelli di spirale aurea qua definiti, con vari stadi di dotazione, e successivamente una più avanzata, che consentisse di caricarvi immagini sulle quali sperimentare ogni tipo di spirale proposto.
A lavoro completato e testato, questa è la giusta vetrina per alcuni risultati che ne provano la validità degli enunciati.
La seconda, intermedia, le cui spire si amplificano in lunghezza circolare in ragione φ ad ogni 180°, saltando perciò da un cerchio aureo ad intersecare ciascun 2º cerchio successivo in rapporto aureo allo stesso grado di partenza.
Spirale aurea del passo di due cerchi aureiEra ottenibile egualmente con un aumento lineare del raggio, moltiplicato ad ogni grado per la costante di cui sopra, in questo caso ridotta a 2√α per raddoppiare il passo della prima. È una via di mediazione tra Φ e φ, che rilette su ogni orizzonte, o asse, un rapporto aureo bilanciato in alternata simmetria tra i vari punti di intersezione: 0.618 · 1 · 1.618
e dopo i 180°: 1.618 · 1 · 0.618. Nel PDF è facile raffrontare ad inizio spirale le rispecchianti posizioni del φ con le precedenti.
La n°3. (quarta in ordine di tabella), le cui spire si amplificano per lunghezza circolare in ragione φ ad ogni 120°, saltando perciò da un cerchio ad intersecare allo stesso grado ciascun 3º cerchio successivo in rapporto aureo, non presenta particolari motivi di spicco.
Lo stesso si può osservare con il divisore a 270° [5.*], ove la spirale raggiunge il 3° cerchio aureo con quattro rivoluzioni. Di questo lascio la visione al test interattivo.
Era egualmente frutto di un aumento lineare del raggio, che da 1 sarà φ a 120°, moltiplicato ad ogni grado per una costante in questo caso a (4√α)3.
Non saprei quanto possa rivelarsi significativa, poiché la ratio prioritaria è 1=>2=>4 al raddoppio, non 1,2,3,4; ma vale ad evidenziare la flessibilità della formula e forse della ricerca.
La si può ritenere una proporzione degna di riporto, integrando la serie aurea che evidentemente non si limita ad una singola espressione del φ, per quanto suffragata per la sua più rapida scoperta.
Inserto postumo 2023 - 2a prova
Fossile a spirale aurea, con
ritmo φ di 3 cerchi aurei/4
La 3. e la 6., così marcate nell'ordine dei pulsanti, sembravano non rivestire alcuna peculiarità; ma articolandosi su multipli di φ, tanto valeva renderle visibili onde poterle comparare in natura.
Ma da una ricerca tra le foto alternative ai tanti Nautilus e subito disponibili, ecco una conferma della 6, più antica della nostra geometria, che può ben sostituire il grafico.
Ecco ancora una chiocciola con una spirale compatibile, ma che si estende sul lato esterno probabilmente a causa della prospettiva tridimensionale che nasconde il maggiore sviluppo in profondità della voluta maggiore, che nella foto è sempre meno visibile, anzi è quasi schiacciata.
Che prestazione ammirevole questo bel tipo!
ancora φ ad ogni 3° cerchio aureo con quattro rivoluzioni.
Questa conformazione, che inizialmente sembrava secondaria o accessoria, si rivela una tra le più ricorrenti, almeto tra alcune forme animali, mentre quelle vegetali tendono ad espansion assai più ampie, verosimilmente in accordo ad uno sviluppo più rapido ed esteso.
La sua connessione fra 3 e 4 non può non sottolineare a maggior ragione la quadruplicità stagionale dei quattro Elementi, che si configura articolandosi sui tre livelli del circuito zodiacale.